Puglia

Il Duomo di Lecce

La vacanza in Salento è improntata sia sul mare e sul relax, sia sul divertimento e sulle bellezze architettoniche che questa terra può offrire. Da sempre, i turisti di tutta Italia e non solo si riversano sulle spiagge salentine alla ricerca del sole e di un mare che non ha nulla da invidiare a quello esotico ma, negli ultimi anni, si assiste anche a una nuova tendenza, che si connette strettamente a quel fenomeno che viene definito come turismo culturale e che mette al centro di tutto l’arte e la storia. Di tutto questo, Lecce è senza dubbio un emblema, dato che si tratta di una delle città più belle d’Italia.

Definita come la capitale del Barocco, Lecce si distingue per tutto quello che offre al turista e sono proprio i turisti che l’hanno premiata. Il Duomo di Lecce, infatti, ha vinto il certificato di qualità di Tripadvisor, che attesta che si tratta di un monumento amato dai visitatori di tutto il mondo, che non possono non rimanere colpiti dalla magnificenza della costruzione e dallo splendore di tutto ciò che la circonda. Ancora una volta, quindi, le bellezze di Lecce sono in vetrina e ricevono dei premi di prestigio.

Il Duomo è uno dei più alti esempi di barocco leccese e questo colpisce chi lo visita. Proprio per questo motivo, quando si arriva in città, è una delle prime cose che si va a visitare, dopo aver gustato un ottimo pasticciotto come nella migliore tradizione. Probabilmente, quello che non tutti sanno è che il Duomo è la cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta ed è la chiesa madre della città. Si trova nella bellissima Piazza Duomo, un vero e proprio gioiello incastonato in uno dei centri storici più suggestivi. Volendo tracciare un quadro storico del Duomo di Lecce, c’è da dire che una prima costruzione risale al 1144, quando, per volere del vescovo Formoso, venne fatta erigere una struttura che, poi, nel 1230 venne ripresa e ristrutturata in stile romanico.

Ma ancora non finisce qui la storia di questo meraviglioso monumento, perché, nel 1659, il vescovo Pappacoda diede il compito di rifare interamente la chiesa in stile barocco. I lavori vennero affidati al più grande architetto e artista del momento, Giuseppe Zimbalo, che diresse il tutto con maestria e che creò il gioiello che oggi tutti conoscono. Lo Zingarello, come veniva conosciuto Zimbalo, decise di non cambiare la pianta preesistente e, pertanto, quella che ancora oggi caratterizza la chiesa è quella romanica. I lavori incominciarono il 1° Gennaio 1659 e terminarono nel 1670: la chiesa, quindi, venne nuovamente consacrata e aperta al culto.

Come detto, si tratta di uno dei massimi esempi del barocco salentino e, pertanto, è bene osservarne la composizione sia interna sia esterna, per capire qualcosa in più di quel genere architettonico. Arrivando in piazza Duomo, ci si ritrova dinanzi a questa struttura imponente e affascinante. Ci sono 2 diversi prospetti: uno rivolto verso l’entrata della piazza, che è il primo da cui si viene colpiti, e l’altro guarda verso l’Episcopio che si trova sulla sinistra. Questo è a tutti gli effetti l’ingresso principale, sebbene si possa pensare il contrario. La facciata principale, che è quella a sinistra, è abbastanza semplice per quel che concerne le decorazioni.

Si trovano diverse statue, tra cui quelle dei Santi Pietro e Paolo, di San Ludovico da Tolosa e di San Gennaro. Molto diversa, invece, è la facciata dell’ingresso secondario che si presenta più ricca e assolutamente scenografica. Si tratta, naturalmente, di una scelta stilistica ben precisa, dato che questa entrata, seppur secondaria, è quella si trova dinanzi chi arriva sul sagrato. Il prospetto di divide in ben cinque differenti zone, divise da paraste e colonne scanalate. Ai lati del portale, che è l’entrata vera e propria, si trovano due nicchie con due statue, che raffigurano San Giusto e San Fortunato, mentre al centro, al di sopra del portale, si erge la statua di Sant’Oronzo. Un’altra caratteristica del Duomo, che si nota appena si giunge nella stupenda piazza, è il Campanile.

Stiamo parlando di una struttura che ha una sua rilevanza dal punto di vista architettonica e che è bella quasi quanto la chiesa stessa tanto da andare a completare lo scenario in maniera perfetta. Il campanile del Duomo venne costruito tra il 1661 e il 1682 da Giuseppe Zimbalo e per volere del vescovo Pappacoda. Al suo posto, era presente un campanile in stile normanno che, però, crollò agli inizi del ‘600. La struttura ha forma quadrata ed è alta 72 metri. Dalla sua sommità si può vedere il litorale adriatico del Salento ed è sovrastato da una statua di Sant’Oronzo, realizzata in ferro, materiale resistente alle intemperie.

All’interno il Duomo rispecchia tutta la magnificenza dell’esterno: si nota una struttura a croce latina con tre navate divise da pilastri. Nella navata principale, che si trova al centro, si nota un soffitto ligneo con intarsi vari e tele di Giuseppe Da Brindisi. Ci sono ben 12 altari all’interno del Duomo, dedicati a diversi Santi. Per la precisione, partendo dalla navata sinistra, si trovano gli altari dedicati a San Giovanni Battista, alla Natività con presepe cinquecentesco, al Martirio di San Giusto, a Sant’Antonio da Padova, alla Vergine Immacolata, a San Filippo Neri, al Crocifisso e al Sacramento, a Sant’Oronzo, all’Addolorata, a San Giusto, a San Carlo Borromeo e a Sant’Andrea Apostolo. Questi altari non vennero costruiti tutti insieme, ma in diversi anni e l’ultimo in ordine di tempo, quello dedicato al Crocifisso e al Sacramento, venne costruito nel 1780. C’è da notare che nella cattedrale è presente una cripta del XII secolo, al qualche vennero aggiunti dei particolari barocchi durante una ristrutturazione del XVI secolo.

Questa è, senza dubbio, una delle maggiori attrazioni turistiche della città di Lecce, nonché una delle perle che i leccesi e non solo amano di più di tutto. La bellezza sorprendente di questa chiesa e della piazza che l’accoglie è ancora più esaltata durante le ore notturne, quando una sapiente illuminazione regala un gioco di luci e di ombre molto sofisticato.

Ricordiamo che Piazza del Duomo è chiusa al traffico, pertanto dovrete parcheggiare in uno dei parcheggi disponibili in città e raggiungerla a piedi. Foto realizzata da Emanuela Rizzo per Nelsalento