Liguria

Valdivara: viaggio tra tradizione e antichi sapori

Una valida alternativa alla solita vacanza la offre la Val di Vara, una valle, la più grande della regione, che sorge nell’entroterra ligure. E’ posizionata nella parte occidentale della Lungiana storica, divisa dalla Toscana dalla catena appenninica. Il rilievo più alto tra i tanti presenti, tutti di diverse altezze, è il Monte Gottero (1640 mt). Il nome Val di Vara deriva dal Fiume Vara, che nasce dal monte Zatta e sbocca nel Fiume Magra.

Il paesaggio si presenta con una serie di paesini tipici, borghi medioevali, castelli, santuari, mulini, boschi, prati, corsi d’acqua, natura incontaminata e quasi surreale. La caratteristica che contraddistingue i borghi della Val di Vara sono le strutture a rotonda medioevale dei paesini con le case raccolte intorno alla piazza principale che rappresenta il centro del paese.

La Vacanza in Val di Vara è perfetta per chi cerca una vacanza in relax che sappia ben coniugare storia e sapori. Una sorta di percorso gastronomico che si percorre tra borghi medioevali e case rurali, in piccoli paesi dove l’industrializzazione non ha contaminato i boschi e i pascoli.

Chi decide di visitare la Val di Vara potrà visitare i sedici comuni che la compongono ognuno dei quali offre qualcosa di diverso e di caratteristico ai suoi visitatori.

Iniziamo da Beverino: un paese dominato dai ruderi dell’antico castello risalente agli inizi del XIII secolo, che sorge sulla vetta del borgo. Da visitare anche Degna di nota chiesa in stile barocco di Santa Croce e San Cipriano, eretta su un antico tempio romanico preesistente.

Il paesino di Bolano sorge sulle pendici di un promontorio, ha la stessa architettura che lo caratterizzava in epoca vescovile. Il centro è costituito da viuzze di ciottoli e ripide scalinate, inserite in piccoli quartieri ricchi di monumenti e graziose case, curate nei minimi dettagli e caratterizzate da elaborati portali con stemmi nobiliari. Ciò che colpisce una volta arrivati a Bolano è certamente il panorama la cui vista arriva sino alla Versilia.

Degne di una visita sono l’antica pieve di Bolano, chiesa di Santa Maria Assunta, di origini romaniche, ma con numerosi elementi barocchi. Merita anche l’oratorio di San Rocco e Sant’Antonio. A Borghetto Vara si può visitare il santuario di origine longobarda della Madonna dell’Accola, sito nella zona dell’area del camposanto. Meritano anche la parrocchia di San Michele, ubicata a Chiesa e caratterizzata da un fonte battesimale di epoca alto medievale, e il santuario di Roverano.

Nel comune di Brugnato si accede attraverso i due unici ingressi: Porta Sottana, ad est, vicino alla quale sorgono i ruderi della cappella dei Santi Rocco e Caterina, e Porta Soprana o Maestra, situata ad ovest. Nel borgo si può ammirare la cattedrale dei Santi Pietro, Lorenzo e Colombano, l’oratorio di San Bernardo, il palazzo vescovile, oggi Museo Diocesano, custode di opere delle chiese della Val di Vara. Il centro cittadino è caratterizzato da case con portali realizzati in pietra arenaria, propria della Lunigiana.

Nelle vicinanze di Brugnato si possono vedere un vecchio ponte di origine romana che attraversa il fiume Vara, il convento di San Francesco, (1603), ex Convento dei Francescani e il santuario di nostra Signora dell’Ulivo.

Calice al Cornoviglio incentra la sua bellezza soprattutto sul castello Doria-Malaspina del XII secolo che conferisce a tutto il paese un’aria tipicamente medioevale.

Meritevoli di visita sono il Piccolo Museo Pietro Rosa che ospita una collezione privata del pittore nativo di Portovenere, con un’ottantina di tele riguardanti il mondo del lavoro; il Museo dell’Apicoltura, la chiesa di Santa Maria Lauretana.

A Carro, altro paesino tipicamente medioevale, si può visitare la Chiesa di San Giorgio che custodisce al suo interno l’opera raffigurante la Madonna del Carmine di Domenico Piola (1627-1703). A Carrodano si possono ammirare la chiesa parrocchiale e l’oratorio di San Bartolomeo. A Follo si possono visitare i ruderi del castello. Maissana è invece caratterizzata da un piccolo gruppo di case dalla struttura agricola,

Pignone, famoso per le sue salsicce, si presenta con un borgo al quale si accede da un bel ponte cinquecentesco a schiena d’asino. Il monumento più rappresentativo del borgo è l’antica loggia medievale. E poi Riccò del Golfo, Rocchetta Vara, Sesta Godano, Varese Ligure, Zignago.

Ma ciò che ha reso nota la Val di Vara sono i suoi prodotti naturali, ottenuti senza l’impiego di diserbanti o pesticidi. Prodotti che nascono in una terra sana e genuina, e che ogni fine settimana attirano gruppi di visitatori, provenienti anche dalle località vicine, che “fanno scorta” di genuinità.

Tra gli ortaggi e le verdure è doveroso citare il fagiolo dell’Aquila di Pignone, il fagiolo lumè di Pignone, il fagiolo lupinaro di Pignone. A Maissana troviamo la fagiolana di Torza, a Varese Ligure il fagiolo dall’olio, a Sesta Godano il fagiolo borlotto di Mangia, a Borghetto Vara il pisello nero di L’Ago. In tutta la Val di Varasi coltiva poi il fagiolo cannellino della Val di Vara e il fagiolo cenerino. Altri ortaggi tipici sono la patata salamina di Calice al Cornoviglio, la patata di Pignone e la cipolla di Pignone. La terra della Val di Vara produce anche il granturco dall’asciutto di Pignone e il granoturco quarantino di Collina.

Per quanto riguarda le carni e i formaggi, tipici sono il gambetto di maiale di Calice, la salsiccia di Pignone, la gallina gigante nera d’Italia, E poi la caciotta di Brugnato, ricotta e mozzarella di Brugnato, alla formaggetta della Val di Vara, formaggio semistagionato o fresco di latte vaccino crudo, a formaggi più recenti, ma completamente biologici come lo stagionato di Varese Ligure, lo stagionato de Vaise, il formaggio di vino, il formaggio Ugo e Luigia.

E poi chi non conosce i funghi porcini della Val di Vara che nascono spontaneamente nei boschi? E poi la frutta: il melo, soprattutto.

Il pane è un prodotto fondamentale per la cucina della Val di Vara. I più famosi sono il Pan Martin, legato al giorno di San Martino, il pane di patate di Pignone. E infine i dolci come il cavagnetto di Bugnato, le sciuette di Varese Ligure; la torta baciocca di Varese Ligure. Tutti prodotti che si possono acquistare nelle aziende agricole locali e che si possono gustare nei ristoranti, agriturismi e trattorie della zona.