Isole Pontine
Lazio

Isole Pontine: quali sono e dove si trovano

Maldive? Seychelles? No, grazie. Quando i romani hanno bisogno di una pausa, salpano per l’arcipelago pontino, un gruppo di ex isole carcerarie ricche di storia e circondate da acque azzurre incontaminate.

Acque blu fluorescenti, accoglienti bar sulla spiaggia, paesaggi naturali mozzafiato, ottimi frutti di mare e prezzi convenienti hanno trasformato i fantastici gioielli marini delle Isole Pontine, al largo della costa tra Roma e Napoli, nelle “Perle del Mediterraneo”. È possibile visitarli tutti e cinque in un fine settimana. Le due maggiori, Ponza e Ventotene, sono vivaci e abitate tutto l’anno. Palmarola si anima solo d’estate quando offre sistemazioni semplici. Santo Stefano e Zannone sono isole deserte, dominate dalla natura selvaggia.

Ponza

È l’isola principale, a forma di falce di luna, di circa nove chilometri quadrati. È anche la più chic, frequentata da vip e starlette. Ma, se eviti di passare troppo tempo sulla via principale di Piazza Carlo Pisacane, con le sue boutique alla moda, e opti per lo stile di vita da lupi di mare, c’è molto da esplorare. È un labirinto di grotte marine, spiagge dalla sabbia simile a borotalco, rocce di granito bianco e grotte di pirati dove i subacquei cercano ancora tesori nascosti.

Ventotene

Preparati per spazi ristretti ma acque profonde in una splendida riserva marina. Questa è la seconda isola più grande dell’arcipelago, non ci possono circolare le auto, ed è spartana e umile rispetto a Ponza. L’atmosfera rilassata contrasta con il suo passato oscuro: era una prigione per lussuriose nobildonne romane e in seguito per antifascisti. L’imperatore Augusto mandò qui sua figlia Giulia con l’accusa di adulterio e Nerone esiliò e condannò a morte sua moglie Ottavia, affinché potesse sposare Poppea. I mosaici ricoprono ancora le rovine della villa di Giulia a Punta Eolo.

Santo Stefano

Oggi questo scoglio nero corvino, il più minuscolo dei pontini, è disabitato, ma fino al 1965 vi furono incarcerati e torturati migliaia di criminali, mafiosi e anarchici. La fortezza della prigione a forma di ferro di cavallo è ora un villaggio fantasma. Entrare in una delle celle arrugginite fa venire i brividi lungo la schiena. Bisogna essere in forma, però, per camminare in salita lungo i sentieri percorsi dagli asini e disseminati di fichi d’india, ma ne vale la pena. Dalla cima la vista spazia fino al Vesuvio.

Palmarola

Questa è la ciliegina sulla torta delle Pontine, un gioiello scosceso con spiagge di corallo rosa, coste di ciottoli e faraglioni. L’alta scogliera della Cattedrale ha un fascino mistico ed è ricoperta di palme nane. Bastano pinne e maschera: è il paradiso dello snorkeling. Dimentica i negozi, ma qui troverai tante occasioni per mangiare e passare la notte.

Zannone

Eclissato dalla bellezza e dalla popolarità delle sue isole sorelle, è un peccato che i turisti in una breve visita alle Pontine tendano a saltare Zannone. È la più lontana da Ponza, disabitata e ha uno scenario diverso: più selvaggio e con acque più scure, verdi e rocce rossastre. Capre selvatiche pascolano sulle scogliere e vi sono i ruderi di un monastero, raggiungibile attraverso percorsi di trekking. Non c’è niente qui, nemmeno un bar.