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Emilia Romagna

Piazza Maggiore: cosa vedere nel cuore di Bologna

Per i bolognesi è spesso semplicemente Piazza Grande, ma nelle mappe turistiche è conosciuta con il suo nome ufficiale, Piazza Maggiore, simbolo indiscusso della città. Risalente al XIII secolo, questa piazza è stata concepita quando il Comune decise di acquistare terreni ed edifici preesistenti in questo luogo, per poi demolirli e creare uno spazio nuovo, adiacente al vecchio tracciato della via Emilia.

Come molte altre piazze medievali italiane, questo luogo era il fulcro della vita cittadina: qui si svolgeva il mercato, ma era anche il punto d’incontro della comunità e la sede dei palazzi del potere. Tra questi, il Palazzo dei Notai, il Palazzo d’Accursio (ancora oggi la sede del Comune), il Palazzo dei Banchi, il Palazzo del Podestà e il Palazzo Re Enzo, all’epoca conosciuto come Palatium Novum. In questo articolo, esploreremo i tesori e le meraviglie che rendono Piazza Maggiore un luogo imperdibile durante la tua visita a Bologna.

Palazzo del Podestà

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Il Palazzo della Podestà ha una storia antica che risale al 1200, contemporaneamente alla costruzione di Piazza Maggiore a Bologna. Originariamente concepito come luogo adibito allo svolgimento delle funzioni pubbliche e come sede della podestà e dei suoi funzionari, l’edificio attuale è una ricostruzione quattrocentesca del palazzo originale.

Questo maestoso complesso architettonico è attraversato da due strade che si intersecano sotto il Voltone del Podestà. Questa volta a crociera, collocata tra il Palazzo della Podestà e il Palazzo Re Enzo, sorregge la torre dell’Arengo, il campanile civico di Bologna. Alto 47 metri, questo campanile rappresenta un autentico capolavoro ingegneristico, unico nel panorama bolognese, poiché non è costruito sul terreno ma poggia sui pilastri del Voltone. Attualmente, il Palazzo della Podestà è visitabile solo durante mostre ed eventi speciali.

Di Georges Jansoone – Opera propria, CC BY 2.5, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=721513

Fontana del Nettuno

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Uno dei simboli più iconici di Bologna è la Fontana del Nettuno, situata nella piazzetta omonima adiacente a Piazza Maggiore. Questa fontana si erge di fronte all’ingresso del Palazzo di Re Enzo ed è stata realizzata nel 1566 da Giambologna, rinomato scultore fiammingo. L’opera, creata in marmo e bronzo, fu commissionata da Papa Pio VI per commemorare il suo potere: così come Nettuno domina le acque, così il Papa dominava il mondo.

Nonostante la sua intenzione celebrativa, la fontana divenne presto un punto di utilità pratica per i cittadini, che la utilizzavano per lavare la frutta del mercato o i panni sporchi, causando problemi di intasamento delle tubature. Dal 1603 al 1888, la Fontana del Nettuno fu circondata da una cancellata con quattro fontanelle agli angoli per affrontare questa questione. Oggi, di queste fontanelle, ne rimane solamente una.

Di Didier Descouens – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=96294738

Palazzo di Re Enzo

Palazzo re enzo e fontana di nettuno bologna

Il Palazzo di Re Enzo, conosciuto anche come Palatium Novum o Palazzo Nuovo, fu aggiunto in seguito al celebre Palazzo del Podestà. Tuttavia, il suo nome ufficiale deriva dalla sua storia: per 23 anni, questo palazzo servì da prigione per Re Enrico, soprannominato Enzo, di Sardegna, figlio dell’imperatore Federico II di Svevia.

Costruito tra il 1244 e il 1246 come estensione degli edifici comunali, oggi il palazzo rappresenta un meraviglioso connubio tra passato e presente. Le sue mura trasudano il fascino del passato, mentre allo stesso tempo ospitano tecnologie all’avanguardia per meeting aziendali, congressi, eventi, mostre e iniziative culturali.

Di Patrick Clenet – Patrick Clenet, CC BY 2.5, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=285722

Palazzo d’Accursio

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Sempre in Piazza Maggiore a Bologna, trovate il Palazzo d’Accursio, conosciuto anche come Palazzo Comunale. Questo edificio rappresenta una delle strutture più significative di Piazza Grande, essendo la sede del Comune della città dal 1336. Il palazzo è composto da nuclei distinti: a sinistra si trova il complesso più antico, che risale al XII-XIII secolo e fu abitato dalla famiglia Accursio, per poi diventare la sede della magistratura comunale degli Anziani a partire dal 1336. Il lato destro presenta uno stile gotico e si caratterizza per un ingresso trionfale.

All’interno del Palazzo d’Accursio, al primo piano si trovano la Sala d’Ercole e la Sala del Consiglio Comunale, mentre al secondo piano si trovano la Cappella e la Sala Farnese. Qui si trovano anche due musei: il Museo Morandi, che espone 200 opere che ripercorrono la carriera del pittore bolognese, e le Collezioni Comunali d’Arte Antica, che includono opere provenienti da collezioni private (come Palagi e Pepoli), opere del Trecento bolognese, di Tintoretto e dei Carracci. L’ex Sala Borsa, ora sede della biblioteca comunale, è un’altra attrazione degno di nota.

Di Georges Jansoone – Opera propria, CC BY 2.5, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=721349

Basilica di San Petronio

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La Basilica di San Petronio, dedicata al patrono della città, fu iniziata nel 1390 ma rimase incompiuta. Questo è evidente dalla facciata esterna in marmo bianco e rosa che rimase incompleta. All’interno, la basilica è divisa in tre navate con 22 cappelle decorate da vari artisti.

Particolarmente celebre è la Cappella musicale di San Petronio, che ospita un organo costruito intorno al 1470 da Lorenzo da Prato, il più antico organo ancora in uso al mondo. Tra le cappelle, molto visitata è anche la Cappella dei Re Magi (o Bolognini), le cui pareti furono affrescate da Giovanni da Modena con scene de “Il Paradiso” e “L’Inferno”. Altrettanto famosa è la meridiana dell’astronomo Cassini, che con i suoi 67,27 metri detiene il record della meridiana più lunga al mondo.