Sardegna

Cosa vedere a Cagliari

Vogliamo farvi conoscere Cagliari, città perfetta per chi vuole scoprire e apprezzare Il meglio della cultura sarda.

La Sardegna è molto di più dei locali alla moda e dei lussuosi yachts, e negli ultimi anni finalmente questa meravigliosa regione viene apprezzata per ciò che è veramente: una terra piena di bellezze naturali, cultura e tradizioni.

Foto CC-BY-SA di Hans Peter Schaefer

CAGLIARI è il capoluogo della Sardegna; si tratta di una moderna città situata al Sud dell’isola, in un ampio golfo tra Capo Spartivento e Capo Carbonara; la città sorge su di una collina, e si estende fino al mare. Il porto ha da sempre rivestito un grande ruolo per l’economia locale. Il turismo è attualmente una grande risorsa per Cagliari, che è molto ben collegata, sia con le altre località sarde, che con le più importanti città delle coste tirrenica e mediterranea.

Nell’età preistorica questa zona era già abitata; le testimonianze della presenza dell’uomo già a quell’epoca sono state rinvenute nelle grotte del Promontorio di S.Elia, di S.Bartolomeo e del Poetto.

Il paesaggio sardo si richiama sempre alla civiltà nuragica; una visita al Museo Archeologico Nazionale è il primo passo per comprendere meglio la realtà sarda. Qui possono essere ammirati reperti dell’età del rame e del ferro, così come vari oggetti delle epoche fenicia, punica, greca e romana; si può veramente dire che nel museo sono raccolti due millenni di storia.

L’Anfiteatro Romano, con la sua gradinata, testimonia la presenza dei Romani nel secolo III, così come la Casa di Tigellio, che si trova non molto lontano dall’anfiteatro, da cui è separata solo dall’Orto Botanico. Le pietre delle rovine romane sono state in passato riutilizzate nella costruzione delle varie chiese.

All’interno della Cattedrale, c’è un mix dei vari periodi storici: la sua costruzione risale ai secc. XII-XIII e lo stile è romanico-pisano. Il pulpito è medievale e proviene dalla Cattedrale di Pisa; ci sono opere del pittore fiammingo Gerard David; la cripta dei protomartiri sardi è scavata nella roccia e ci sono anche le tombe dei principi di Casa Savoia.

Le chiese da visitare sono molto interessanti, come la Chiesa di S. Saturnino, chiamata anche dei S. Cosma e Damiano, del secolo V, che è il più antico monumento cristiano di tutta la Sardegna; si tratta di una tra le più notevoli testimonianze dell’arte paleocristiana nel bacino del Mediterraneo.

Molto suggestivo anche il Santuario di Bonaria, una costruzione del secolo XIV dedicata a Nostra Signora di Bonaria, la protettrice dei marinai. All’interno si trova una stupenda tela di un pittore spagnolo “Crocifissione”.

Le fortificazioni della città vecchia comprendono la Torre dell’Elefante, edificata all’inizio del XIV secolo, la Torre di San Pancrazio del 1305, e il Bastione di St.Remy (Terrazza Umberto I), con la sua scalinata monumentale.

Bastione Saint Remy è probabilmente il monumento più evidente di Cagliari. È stato costruito in pietra calcarea bianca, alla fine del 19 ° secolo, successivamente Cagliari cessò di essere una fortezza militare e gradualmente le sue mura difensive furono abbattute. È il risultato di tre bastioni fortificati che sono stati poi uniti. Da Piazza Costituzione, la prima cosa che si vede è una imponente doppia scalinata sormontata da un grande arco. Una volta raggiunta la cima, si è accolti da una vasta terrazza con panchine e palme. La vista è mozzafiato. Non è necessario salire a piedi, si può prendere l’ascensore gratuito, che è di circa 100 metri più in alto, lungo viale Regina Elena. Da non perdere il tramonto romantico, prima di incamminarsi verso il quartiere della Marina per la cena.

A nord del Castello si trova la Cittadella dei Musei. È stata utilizzata principalmente come arsenale, prigione e poi caserma. Gravemente danneggiata durante la seconda guerra mondiale, fu poi abbandonata e solo nel 1960 fu destinata ad ospitare un certo numero di musei e aree per mostre temporanee. I visitatori possono sorseggiare un caffè con una vista mozzafiato sul golfo di Cagliari.

Da una parte e l’altra della città ci sono le saline, da sempre importantissime per l’economia della città; gli stagni adiacenti sono occupati da migliaia di uccelli che, quando si alzano in volo, offrono uno spettacolo indimenticabile.

Quartieri Storici di Cagliari

Villanova è probabilmente il più recente dei quattro quartieri storici di Cagliari, anche se i documenti del 13 ° secolo dimostrano la sua esistenza già all’epoca. Tradizionalmente, la sua attività principale era l’agricoltura. La parte vecchia del quartiere dà al visitatore l’impressione di trovarsi in un piccolo villaggio la cui “vitatalità” si concentra soprattutto lungo via San Giovanni, nellle chiese di San Giacomo e di San Domenico, e le molte strade strette e vicoli. Fino a solo un decennio fa, non era raro vedere i suoi abitanti incimentarsi in grigliate di pesce fresco all’aperto, soprattutto la domenica mattina. Anche se negli ultimi anni, Villanova ha perso alcuni dei suoi aspetti più socialmente folcloristici, il quartiere è migliorato molto e sta vivendo una nuova nascita. I vecchi edifici sono in fase di restauro e via Sulis, la parte di Villanova vicino al Bastione Saint Remy, è ormai diventata una via fatta di negozi di fascia alta.

Marina era già urbanizzata più di duemila anni fa e la sua vita è sempre stata incentrata intorno al porto. È stato abbandonato per secoli, durante il Medioevo, ma nel 13 ° secolo i Pisani hanno istituito le loro attività commerciali nella zona allora chiamata Lapola, tra il lungomare e il Castello, ed hanno fatto rifiorire il quartiere corcordandolo di mura. Quando le mura difensive che circondavano la Marina furono abbattute nel 19 ° secolo, il quartiere venne aperto al resto della città e le ampie strade che segnano i suoi confini sono ancora oggi importanti caratteristiche: via Roma, che costeggia il porto, con i suoi portici, caffè e negozi, Viale Regina Margherita, con i suoi ristoranti esclusivi. Tuttavia, per avere la sensazione della Marina, è necessario avventurarsi in strade strette, proprio dietro via Roma, e sentire le voci della sua popolazione multietnica che parlano da una finestra all’altra, odorare i deliziosi profumi provenienti dalle cucine dei suoi ristoranti.

E poi Stampace che è, tra i quattro quartieri storici di Cagliari, quello che ancora oggi porta il maggior numero di testimonianze delle antiche civiltà che vivevano nella zona. Dopo la conquista pisana, nel 13 ° secolo, Stampace era un villaggio abitato prevalentemente da artigiani, avvolto dentro le sue mura non più esistenti, di cui l’unico resto è il Contrafforte Gate (Porta dello Sperone), nella parte superiore di via Azuni. Un festival di strada chiamato Cuccurus Cottus si tiene ogni anno nel mese di agosto, quando il quartiere viene riportato in vita dalle migliaia di persone che si riuniscono.La vita notturna a Stampace è decisamente più vivace di Cagliari, con le sue decine di bar e ristoranti, sia a nord che a sud della via principale, Corso Vittorio Emanuele II.

Se si ha la possibilità di spostarsi, a soli 14 km da Cagliari, nell’entroterra, c’è la localita di Assemini, nota per le sue ceramiche.

Qui abbiamo fatto solo qualche esempio delle cose interessanti da vedere nella stupenda città di Cagliari, ma, una volta sul posto, sarà facile scoprirne tante altre ancora!