Sicilia

Pantelleria, la perla nera del Mediterraneo

La profumata Sicilia ci regala dei paesaggi superbi, come le sue isole, come Pantelleria che tra queste è la maggiore per grandezza con i suoi oltre 80 chilometri di superficie. Pantelleria, selvaggia, bellissima, così vicina all’Africa tanto da prenderne definizioni e clima. Viene definita dagli Arabi “figlia del vento” per i suoi forti e caldi venti marini.

Pantelleria è caratterizzata da un mare limpido e cristallino, da selvagge coste frastagliate, da fondali colorati e con una ricchissima flora e fauna, ma non è solo la costa ad affascinare, Pantelleria sfoggia infatti un entroterra terrazzato con la tipica vegetazione del Mediterraneo. Le abitazioni dell’isola sono raccolte attorno al porto dove sorge il Castello Barbacane, risalente all’epoca romana. Il Castello Barbacane è forse uno dei pochi monumenti da visitare in quest’isola, la scarsità di monumenti è dovuta a i bombardamenti anglo-americani che hanno radicalmente distrutto tutto ciò che era possibile distruggere. Si possono comunque visitare numerose piccole chiese, e i tipici dammusi.

Pantelleria, il Laghetto delle Ondine – Foto CC BY di mauro

Può essere considerato un capolavoro l’enorme hangar sotterraneo di Pierluigi Nervi. Pantelleria viene chiamata la Perla Nera del Mediterraneo per le sue coste nere (il colore è dovuto alla lava nera). Sono le caratteristiche del paesaggio, la sua natura che costituiscono i veri capolavori dell’isola.

Il suo entroterra, dicevamo, affascina quanto la costa anche se in maniera diversa. Qui si possono visitare tantissimi luoghi magici come la Grotta Benikulà sita a Sibà Si tratta di una sauna naturale nella quale il vapore ha un aumento graduale di temperatura: più si è lontani dall’ingresso più aumenta.

Altro luogo imperdibile è la Montagna Grande che regala panorami mozzafiato e che consente di trascorrere una piacevole giornata nella pineta attrezzata. Nei pressi si trova anche la suggestiva Grotta dei Briganti che, lo dice il nome stesso, fungeva da covo per i fuorilegge.

Suggestiva la Costa Ghirlanda che custodisce delle antiche e misteriose tombe. Chi ama le escursioni ad ogni livello (anche a quello di semplice passeggiata) può optare per Monte Gibele un antico vulcano che porterà alla scoperta della Favara Grande, un fenomeno naturale che vede un getto di vapore che fuoriesce dalla terra.

Altra caratteristica che contraddistingue l’isola di Pantelleria sono i sesi ed i dammusi. I sesi sono costruzioni funerarie megalitiche. Il dammuso è invece l’abitazione rurale tradizionale di Pantelleria. La forma è cubica ed il tetto terrazzato è più alto al centro ed ha bombature che consentono di raccogliere l’acqua piovana.

Pantelleria, il dammuso l’abitazione caratteristica – Foto CC BY di mauro

Pantelleria è interessante anche sotto l’aspetto archeologico. A tal proposito è meritevole di visita il Villaggio Neolitico, un sito archeologico dove si può ammirare il Sese Grande, un edificio a forma di torre alla cui base si snodano dodici entrate che portano a dodici camere funerarie dove i defunti venivano tumulati in posizione fetale con la testa verso ponente e dove erano circondati dai loro oggetti. Tra i villaggi sono da citare Scauri che sfoggia un delizioso porto e che ha termali; Nikà anch’esso con fonti termali.

E poi Rekhale, dove si possono ammirare antichi dammusi. Molto suggestivo il ponte Saltalavecchia da dove si può perdere il fiato nella vista a strapiombo sul mare sito a 150 m più in giù.

Tra i luoghi da visitare e fotografare ci sono la Ballata dei Turchi, si tratta di una discesa a mare sull’isola che una volta fungeva da approdo usato dai saraceni per giungere indisturbati sull’isola. Punta dell’Arco è un punto dell’isola che si conclude con l’Arco dell’Elefante, un arco di lava grigia che ricorda la testa e la proboscide, appunto, di un elefante. Specchio di Venere è un altro luogo imperdibile: si tratta di un lago che sfoggia acqua di un meraviglioso verde. Qui c’è anche una corrente sulfurea.

Le gite in barca

Chi visita Pantelleria non può perdersi un giro dell’isola a bordo di una barca. Si resterà affascinati dai colori: il nero delle rocce di lava, l’azzurro del mare che si declina in verde in alcuni punti. Si potranno ammirare calette, si potrà giungere all’Arco dell’Elefante, a diverse grotte come la Grotta del Formaggio, la Grotta del Duce, la Grotta dell’’Acqua, la Grotta della Pila.

Come arrivare a Pantelleria

Pantelleria si può raggiungere in aereo o, se si è già in Sicilia, in moto-traghetto.

Consigli

Chi soggiorna a Pantelleria, indipendentemente dal tipo di sistemazione che sceglie dovrebbe, almeno per una notte, affittare una delle tipiche abitazioni, un dammuso.

Come muoversi a Pantelleria

Il mezzo migliore per girare per l’isola di Pantelleria è quello di noleggiare un’auto considerando che strada che circonda l’isola seppur è asfaltata è piuttosto stretta.

La gastronomia di Pantelleria

Quando si parla di Sicilia non si può non parlare di gastronomia, la cucina di Pantelleria è caratterizzata da una vasta varietà di piatti tipici: il taboulì che è una declinazione del couscous, il bacio pantesco, che è un dolce di ricotta, la verghe, una salsiccia di manzo, la tumma un formaggio fresco. Tanti sapori miscelati magicamente insieme a creare piatti unici e squisiti. Piatti profumati com’è profumata tutta la bella Sicilia.