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A Roma alla scoperta del Vaticano

Uno dei sogni di tutti gli sposi è, senza dubbio, quello di convolare a nozze nella Basilica di San Pietro in Vaticano, che è la basilica papale nonché il simbolo per eccellenza dello Stato del Vaticano. Naturalmente, la basilica in questione, che sorge nel mezzo della bellissima piazza San Pietro, non è solo meta di coloro i quali decidono di sposarsi qui, ma anche di migliaia e migliaia di turisti che ogni giorno arrivano a Roma per visitare la città eterna e i luoghi simbolo del cattolicesimo. Non è raro, quindi, trovare in loco gente proveniente da ogni parte del mondo, così come coppie di sposi che fanno di questa location il cuore del loro giorno più bello, anche solo per il servizio fotografico.

Un vero e proprio simbolo di Roma, quindi, ma anche un simbolo per il cattolicesimo: piazza San Pietro, così come il Vaticano tutto, sono questo e molto altro e, pertanto, sarà interessante entrare in questi luoghi, anche solo virtualmente. Il primo monumento da visitare è, di certo, la basilica di San Pietro che, come abbiamo detto, è la più grande delle quattro basiliche papali. In molti dicono che sia la più grande del mondo ma, nel dubbio, si può dire che di certo è la più importante in assoluto per il mondo cattolico. Accanto ad essa, per importanza, c’è la basilica di San Giovanni in Laterano, cattedrale della diocesi di Roma, nonché Madre e Capo di tutte le Chiese del mondo, così come viene definita.

Foto CC-BY-SA di Livioandronico2013

La basilica di San Pietro si trova accanto al Palazzo Apostolico ed è la Cappella Pontificia e questo le rende ancora più merito. DI certo, oltre alla bellezza architettonica che la contraddistingue, questa chiesa è nota per il suo essere il centro di tutte le celebrazioni papali più importanti come, ad esempio, quella del giorno di Natale o di quello di Pasqua, quelle per la canonizzazione dei Santi, per i i riti della Settimana Santa, per le celebrazioni iniziali e finali del Giubileo, per l’elezione dei nuovi Papi e per le esequie di coloro che muoiono.

Volendo fare un salto a piè pari nella storia di questo simbolo della cristianità, si deve iniziare con il dire che la prima pietra per la costruzione venne posata il 23 aprile del 1506, su volere di papa Giulio II, mentre la fine dei lavori si ebbe dopo oltre un secolo e, precisamente, sotto il pontificato di Papa Urbano VIII, nel 1667. Una cosa che molto spesso si tende a non sottolineare è che la chiesa in questione non venne costruita ex novo essendo, invece, la ricostruzione di un’antica basilica del IV secolo, che venne fatta costruire da Costantino I nell’area in cui si pensava fosse stato crocifisso e sepolto San Pietro, che dà il nome alla costruzione stessa.

Nel corso dei secoli, la basilica è stata ulteriormente arricchita con opere d’arte di inestimabile valore artistico, che la rendono una delle chiese più ricche e belle del mondo. Per capire la portata della cosa, basta pensare che il progetto per la ristrutturazione dell’originaria basilica costantiniana venne curato dal Bramante, progetto arricchito dai consigli di artisti del calibro di Michelangelo.

Alla morte del Bramante, il progetto venne portato avanti da Raffaello Sanzio, altro nome che non ha alcun bisogno di presentazioni, e a partire dal 1546 subentrò Michelangelo stesso. I campanili vennero progettati e realizzati dal Bernini e tutti questi grandi nomi hanno reso la basilica in questione un capolavoro unico nel suo genere. Entrare nella basilica di San Pietro spiega meglio di molte parole tutto quello che vi è rinchiuso: non si tratta di una semplice chiesa, ma di un luogo che ha racchiuso al suo interno la bravura dei più grandi artisti di tutti i tempi e che, pertanto, si configura come un vero e proprio capolavoro di inestimabile valore, proprio come lo è tutta Piazza San Pietro.

Il progetto di quest’ultima venne posto in essere dallo stesso Bernini, nel periodo che va dal 1657 al 1667. Il centro della piazza è, naturalmente, la basilica e tutto ruota attorno ad essa: lo spazio antistante venne diviso in due aree, in modo tale da creare un gioco di prospettive che, però, teneva conto anche delle esigenze liturgiche, dato che quello sarebbe diventato uno dei luoghi di culto più importanti al mondo.

Nel corso dei lavori venne deciso di abbattere una torre dell’orologio, che si trovava sul lato nord della piazza, che non permetteva alla piazza di essere armonica. Da quel momento, il portone di bronzo che permetteva l’accesso alla Cappella Sistina, venne messo in asse con tutto il resto della piazza, creando una sorta di itinerario visivo che rese il tutto magnificente. La Cappella Sistina è un’altra delle bellezze di piazza San Pietro, nonché uno dei monumenti patrimonio dell’umanità e simbolo della città.

Foto di Kokaleinen da Pixabay

Si tratta di una cappella dedicata a Maria Assunta in Cielo, costruita tra il 1475 e il 1481, sotto il pontificato di Sisto IV, che le diede il nome. La cappella è inserita nel percorso dei Musei Vaticani ed è nota per il suo essere la sede del conclave, ma anche per i capolavori di Michelangelo che impreziosiscono la volta e non solo. Sulla parete di fondo, infatti, si trova il Giudizio Universale, considerato all’unanimità uno dei più importanti capolavori di sempre.

Naturalmente, il Vaticano non è solo questo, sebbene siano stati presentati quelli che sono i centri nevralgici della cristianità e non solo. Tuttavia, è indispensabile andarci in visita almeno una volta nella vita, per godere a pieno della maestosità e della bellezza che si palesa dinanzi agli occhi, nonché di tutto ciò che la circonda e che la rende ancora più suggestiva.

Si tratta, infatti, di una di quelle zone di Roma che è impossibile non visitare, sia se si è cattolici che se non lo si è, perché oltre ai luoghi di culto, questa piazza trasuda storia, arte e bellezza in ogni suo punto. Un qualcosa che colpisce dritto al cuore e fa innamorare chiunque capiti qui.