Lombardia

Gromo, aria pura, paesaggio ed arte

Gromo, un nome che forse non ispira poesia, in effetti Gromo suona “stonato” e il suo significato non rende giustizia alla bellezza del posto: grumo di roccia. Siamo in provincia di Bergamo, in Lombardia. Siamo in un paese che fa parte della Comunità Montana della Valle Seriana Superiore. In un paese che si trova in alto sulla sommità di un masso che “perturbera”, in uno delle zone più belle e rappresentative del bergamasco. Boschi, acque limpide, pascoli, baite, una fauna caratteristica della zona alpina e prealpina, una paradiso insomma. Un luogo silenzioso e talmente bello che non ha bisogno di tante parole, di tanti rumori, di tante luci.

Tra marmotte, scoiattoli, caprioli si può godere di un paesaggio “di tutto rispetto”: levette di Avert e di Timogno, la Valcanale, la piramide del Diavolo, il Redorta e il Coca, la più alta vetta delle Orobie. Se Heidi fosse stata italiana probabilmente avrebbe voluto vivere qui. La natura maestosa e terapeutica del luogo si può vivere con le tante attività: escursioni, itinerari, visite alle grotte.

Ma non è solo il paesaggio a rendere speciale questo posto. Gromo merita una visita “dentro”. Il suo borgo che profuma di montagna custodisce tante ricchezze artistiche. E visitarle passeggiando per questo paese, considerato uno dei borghi più belli d’Italia, è davvero piacevole. A Gromo tutto è una piacevole sorpresa: la fontana centrale, le tante piccole fontane che costellano il borgo, le ville liberty.

E poi Piazza Dante, bellissima, che ospita Castello Ginami costruito dal primogenito della famiglia Ginami dei Licini nel 1246. Al suo interno si possono vedere alcune raccolte antiche di grande valore: dei ricami del Settecento, delle acquasantiere, curiosi oggetti bergamaschi.

In un salone del castello si resta meravigliati difronte al soffitto ligneo a cassettoni ad un particolare lampadario in ferro battuto con il simbolo del comune.

Da visitare anche il Palazzo Milesi risalente al 1443, la Chiesa di San Gregorio risalente al Cinquecento, con il suo portale in pietra di Sarnico e il soffitto a botte decorato. All’interno si può ammirare “La Vergine col Bambino” risalente al 1625.

E poi Chiesa San Giacomo quasi nascosta rispetto a tutto il resto. Il suo interno custodisce un tesoro: affreschi, stucchi, tele, altari, statue, calici e candelabri. Il protagonista è l’altare maggiore risalente al 1645.

Interessante l’Eco Museo Naturalistico che si trova presso il palazzo comunale. E poi il museo e l’archivio storico delle pergamene e dei manoscritti a testimoniare il passato del borgo medioevale di Gromo.

Non si può parlare di borgo senza citare la cucina: stracchino, la formaggella della Val Seriana e una serie di piatti tipici che non fanno che confermare ciò che si è sempre detto dei borghi di montagna: la cucina è ottima.

Gromo come arrivare?

da Bergamo con l’autostrada A4 e poi da Torre Boldone si segue la SS671 della Val Seriana per circa 38 chilometri